Il potere degli archivi. Usi del passato e difesa dei diritti nella società contemporanea - Núm. 109, Julio 2008 - Revista Facultad de Derecho y Ciencias Políticas - Libros y Revistas - VLEX 213649333

Il potere degli archivi. Usi del passato e difesa dei diritti nella società contemporanea

AutorGiorgio Federico Siboni
CargoDottore di ricerca
Páginas501-503

Il potere degli archivi. Usi del passato e difesa dei diritti nella società contemporanea1

Giorgio Federico Siboni2

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Il 19 giugno 2007 è stato presentato a Roma, nella sede dell'Istituto dell'enciclopedia italiana, un saggio che spinge a riflettere sugli archivi e il loro insostituibile valore culturale e civile, soprattutto in direzione del confronto con i molti altri depositi di memoria che affollano oggi il mondo spesso impalpabile e virtuale dei mass media e della rete. Gli archivi, in questa raccolta di contributi, dimostrano perciò di appartenere totalmente al contesto della nostra contemporaneità e aprono di conseguenza continue riflessioni sull'attuale scenario sociale e politico.

I tre saggi di cui è composto il volume affrontano quindi gli «agenti del mutamento» -tecnologie della memoria ed istituzioni di conservazione e trasmissione del patrimonio documentario accumulato nel tempo -che hanno mutato il loro rapporto con il potere politico che, come sottolinea da subito Isabella Zanni-Rosiello, ha con loro un legame forte ed originario, innovando un ruolo, quello degli archivi, idealmente sempre più vicino al servizio ed alle esigenze dei cittadini e delle comunità. L'immaginario sugli archivi e sugli archivisti si è alimentato in

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passato di infiniti stereotipi tanto letterari quanto cinematografici, ma la realtà è assai differente e Zanni-Rosiello nel contributo in apertura del volume, ancora una volta, si muove con sicurezza tra passato e presente, lungo la tortuosa e non sempre facile evoluzione di un'istituzione che molti, nella ricerca storica, frequentano spesso considerando tuttavia solo marginalmente le mutazioni politiche e culturali che hanno influito sulla concezione degli archivi nei rapporti con le istituzioni, la società civile e con la storiografia attraverso l'ultimo secolo. Le questioni che l'autrice pone in evidenza e le risposte che avanza, dalla base di una lunga esperienza professionale, diventano quindi punti di riferimento nell'ottica di un dibattito che affronti non solo i grandi strumenti tecnologici ed organizzativi, ma pure le questioni politiche e culturali con le quali è indispensabile, al presente più che mai, rapportarsi.

Tra questi elementi di trasformazione, Stefano Vitali individua in particolare la «riconfigurazione degli equilibri internazionali nello scorcio del XX secolo e i processi di globalizzazione» (p. VIII), ripercorrendone le proiezioni anche al livello...

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